LA COORDINAZIONE GENITORIALE E’ UN METODO CHE AIUTA I GENITORI A CONCENTRARSI SUI BISOGNI DEI LORO FIGLI

COS’E’ LA COORDINAZIONE GENITORIALE?

• è un metodo di risoluzione alternativa delle controversie (ADR) non riservato e centrato sul minore

• è rivolta ai genitori la cui relazione è caratterizzata da un’elevata conflittualità che costituisce un rischio evolutivo per i figli

• prevede che un terzo imparziale aiuti i genitori a mettere in pratica le decisioni già assunte dall’autorità giudiziaria (o concordate fra le parti) sulla base del riconoscimento dei bisogni dei figli

COSA NON E’ LA COORDINAZIONE GENITORIALE?

– non è un intervento valutativo
la coordinazione genitoriale interviene quando le dinamiche relazionali del rapporto

genitoriale sono già state esaminate da altri professionisti all’uopo incaricati

– non è un intervento applicabile a tutti i casi di conflitto genitoriale la coordinazione genitoriale è indicata per i casi di alto conflitto

Cosa fa il coordinatore genitoriale?

  • facilita la risoluzione tempestiva delle controversie relative alla quotidianità dei figli ovvero all’organizzazione dei genitori riguardo ai figli
  • informa i genitori circa i bisogni dei figli, il loro sviluppo, le conseguenze dannose del conflitto e l’impatto del comportamento genitoriale sui figli
  • tutela e sostiene rapporti sicuri, sani e significativi tra genitori e figli
  • prende decisioni (nei limiti del provvedimento del giudice o del contratto)
  • lavora per migliorare le competenze genitoriali anche fornendo indicazioni e suggerimenti
  • facilita la comunicazione tra i genitori al fine di aiutarli a risolvere – o quanto meno a gestire – le divergenze relative alle decisioni che riguardano i figli

Il COORDINATORE GENITORIALE OPERA IN TRASPARENZA E CREA UNA RETE A SOSTEGNO DELLA BIGENITORIALITA’

il coordinatore genitoriale:

  • garantisce una costante e trasparente comunicazione con le parti, con i loro legali e – per i casi in cui la nomina avviene ai sensi dell’art. 473-bis. … c.p.c. – con il giudice
  • si relaziona con i professionisti dei vari ambiti (salute mentale, assistenza sanitaria, servizi sociali, formazione, etc.)
  • può interagire con le famiglie allargate e con altre figure significative per i bambini/ragazzi
  • può incontrare i minori spiegando quale sia il suo ruolo in un linguaggio consono alla loro età

Contributo Loda e Bianchi